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Romans 14

13 PERCIÒ, non giudichiamo più gli uni gli altri; ma più tosto giudicate questo, di non porre intoppo, o scandalo al fratello. 14 Io so, e son persuaso nel Signor Gesù, che niuna cosa per sè stessa è immonda; ma, a chi stima alcuna cosa essere immonda, ad esso è immonda. 15 Ma, se il tuo fratello è contristato per lo cibo, tu non cammini più secondo carità; non far, col tuo cibo, perir colui per cui Cristo è morto. 16 Il vostro bene adunque non sia bestemmiato. 17 Perciocchè il regno di Dio non è vivanda, nè bevanda; ma giustizia, e pace, e letizia nello Spirito Santo. 18 Perciocchè, chi in queste cose serve a Cristo è grato a Dio, ed approvato dagli uomini. 19 Procacciamo adunque le cose che son della pace, e della scambievole edificazione.

20 Non disfar l’opera di Dio per la vivanda; ben sono tutte le cose pure; ma vi è male per l’uomo che mangia con intoppo. 21 Egli è bene non mangiar carne, e non ber vino, e non far cosa alcuna, nella quale il tuo fratello s’intoppa, o è scandalezzato, o è debole. 22 Tu, hai tu fede? abbila in te stesso, davanti a Dio; beato chi non condanna sè stesso in ciò ch’egli discerne. 23 Ma colui che sta in dubbio, se mangia, è condannato; perciocchè non mangia con fede; or tutto ciò che non è di fede è peccato.

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