Job Replies: Where Is God?

Job 23

1 Allora Giobbe rispose e disse:

2 "Anche oggi il mio lamento è una rivolta, per quanto io cerchi di comprimere il mio gemito. 3 Oh sapessi dove trovarlo! potessi arrivare fino al suo trono! 4 Esporrei la mia causa dinanzi a lui, riempirei d’argomenti la mia bocca. 5 Saprei quel che mi risponderebbe, e capirei quello che avrebbe da dirmi. 6 Contenderebbe egli meco con la sua gran potenza? No! invece, mi presterebbe attenzione. 7 Là sarebbe un uomo retto a discutere con lui, e sarei dal mio giudice assolto per sempre.

8 Ma, ecco, se vo ad oriente, egli non c’è; se ad occidente, non lo trovo; 9 se a settentrione, quando vi opera, io non lo veggo; si nasconde egli nel mezzodì, io non lo scorgo. 10 Ma la via ch’io batto ei la sa; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro. 11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi son tenuto sulla sua via senza deviare; 12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho riposto nel mio seno le parole della sua bocca. 13 Ma la sua decisione e una; chi lo farà mutare? Quello ch’ei desidera, lo fa; 14 egli eseguirà quel che di me ha decretato; e di cose come queste ne ha molte in mente. 15 Perciò nel suo cospetto io sono atterrito; quando ci penso, ho paura di lui. 16 Iddio m’ha tolto il coraggio, l’Onnipotente mi ha spaventato. 17 Questo mi annienta: non le tenebre, non la fitta oscurità che mi ricopre.

Job 24

1 Perché non sono dall’Onnipotente fissati dei tempi in cui renda la giustizia? Perché quelli che lo conoscono non veggono quei giorni? 2 Gli empi spostano i termini, rapiscono greggi e li menano a pascere; 3 portano via l’asino dell’orfano, prendono in pegno il bove della vedova; 4 mandano via dalla strada i bisognosi, i poveri del paese si nascondo tutti insieme. 5 Eccoli, che come onàgri del deserto escono al lor lavoro in cerca di cibo; solo il deserto dà pane a’ lor figliuoli. 6 Raccolgono nei campi la loro pastura, raspollano nella vigna dell’empio; 7 passan la notte ignudi, senza vestito, senza una coperta che li ripari dal freddo. 8 Bagnati dagli acquazzoni di montagna, per mancanza di rifugio, si stringono alle rocce. 9 Ce n’è di quelli che strappano dalla mammella l’orfano, che prendono pegni da poveri! 10 E questi se ne vanno, ignudi, senza vestiti; hanno fame, e portano i covoni. 11 Fanno l’olio nel recinto dell’empio; calcan l’uva nel tino e patiscon la sete. 12 Sale dalle città il gemito de’ morenti; l’anima de’ feriti implora aiuto, e Dio non si cura di codeste infamie!

13 Ve ne son di quelli che si ribellano alla luce, non ne conoscono le vie, non ne battono i sentieri. 14 L’assassino si leva sul far del giorno, e ammazza il meschino e il povero; la notte fa il ladro. 15 L’occhio dell’adultero spia il crepuscolo, dicendo: "Nessuno mi vedrà!" e si copre d’un velo la faccia. 16 I ladri, di notte, sfondano le case; di giorno, si tengono rinchiusi; non conoscono la luce. 17 Il mattino è per essi come ombra di morte; appena lo scorgono provano i terrori del buio.

18 Voi dite: "L’empio è una festuca sulla faccia dell’acque; la sua parte sulla terra è maledetta; non prenderà più la via delle vigne. 19 Come la siccità e il calore assorbon le acque della neve, così il soggiorno de’ morti inghiottisce chi ha peccato. 20 Il seno che lo portò l’oblia; i vermi ne fanno il loro pasto delizioso, nessuno più lo ricorda.

21 L’iniquo sarà troncato come un albero: ei che divorava la sterile, priva di figli, e non faceva del bene alla vedova!" 22 Invece, Iddio con la sua forza prolunga i giorni dei prepotenti, i quali risorgono, quand’ormai disperavan della vita. 23 Dà loro sicurezza, fiducia, e i suoi occhi vegliano sul loro cammino. 24 Salgono in alto, poi scompaiono ad un tratto; cadono, son mietuti come gli altri mortali; son falciati come le spighe del grano maturo. 25 Se così non è, chi mi smentirà, chi annienterà il mio dire?"

Next Book Next Book