The Parable of the Great Banquet

Luke 14

12 E diceva pure a colui che lo aveva invitato: Quando fai un desinare o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; che talora anch’essi non t’invitino, e ti sia reso il contraccambio; 13 ma quando fai un convito, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi; 14 e sarai beato, perché non hanno modo di rendertene il contraccambio; ma il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione de’ giusti.

15 Or uno de’ commensali, udite queste cose, gli disse: Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio! 16 Ma Gesù gli disse: Un uomo fece una gran cena e invitò molti; 17 e all’ora della cena mandò il suo servitore a dire agl’invitati: Venite, perché tutto è già pronto. 18 E tutti, ad una voce, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Ho comprato un campo e ho necessità d’andarlo a vedere; ti prego, abbimi per iscusato. 19 E un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi, e vado a provarli; ti prego, abbimi per iscusato. 20 E un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire. 21 E il servitore, tornato, riferì queste cose al suo signore. Allora il padron di casa, adiratosi, disse al suo servitore: Va’ presto per le piazze e per le vie della città, e mena qua i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi. 22 Poi il servitore disse: Signore, s’è fatto come hai comandato, e ancora c’è posto. 23 E il signore disse al servitore: Va’ fuori per le strade e lungo le siepi, e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini ch’erano stati invitati assaggerà la mia cena.

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