A Vision of a Horseman

Zechariah 1

7 Il ventiquattresimo giorno dell’undecimo mese, che è il mese di Scebat, nel secondo anno di Dario, la parola dell’Eterno fu rivolta a Zaccaria, figliuolo di Berekia, figliuolo d’Iddo, il profeta, in questi termini: 8 Io ebbi, di notte, una visione; ed ecco un uomo montato sopra un cavallo rosso; egli stava fra le piante di mortella in un luogo profondo; e dietro a lui c’eran de’ cavalli rossi, sauri e bianchi. 9 E io dissi: "Che son questi, signor mio?" E l’angelo che parlava meco mi disse: "Io ti farò vedere che cosa son questi". 10 E l’uomo che stava fra le piante di mortella prese a dire: "Questi son quelli che l’Eterno ha mandati a percorrere la terra". 11 E quelli si rivolsero all’angelo dell’Eterno che stava fra le piante di mortella, e dissero: "Noi abbiam percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla". 12 Allora l’angelo dell’Eterno prese a dire: "O Eterno degli eserciti, fino a quando non avrai tu pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante quei settant’anni?" 13 E l’Eterno rivolse all’angelo che parlava meco, delle buone parole, delle parole di conforto. 14 E l’angelo che parlava meco mi disse: "Grida e di’: Così parla l’Eterno degli eserciti: Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per Sion; 15 e provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille, e che, quand’io m’indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescer la sua disgrazia. 16 Perciò così parla l’Eterno: Io mi volgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa vi sarà ricostruita, dice l’Eterno degli eserciti, e la corda sarà di nuovo tirata su Gerusalemme. 17 Grida ancora, e di’: Così parla l’Eterno degli eserciti: le mie città rigurgiteranno ancora di beni, e l’Eterno consolerà ancora Sion, e sceglierà ancora Gerusalemme".

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