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Gen. Rev.
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Ask a Questionquando le acque del mare muggissero e schiumassero, e per il loro gonfiarsi tremassero i monti.
O Eterno, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa’ che fumino.
Perciò noi non temeremo, anche quando fosse sconvolta la terra, quando i monti fossero smossi in seno ai mari,
V’è un fiume, i cui rivi rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell’Altissimo.
Iddio è nel mezzo di lei; essa non sarà smossa. Iddio la soccorrerà allo schiarire del mattino.
Certo egli ti libererà dal laccio dell’uccellatore e dalla peste mortifera.
Tu non temerai lo spavento notturno, né la saetta che vola di giorno,
Tu camminerai sul leone e sull’aspide, calpesterai il leoncello e il serpente.
L’uomo è simile a un soffio, i suoi giorni son come l’ombra che passa.
la cui bocca parla menzogna, e la cui destra è destra di frode.
O Dio, a te canterò un nuovo cantico; sul saltèro a dieci corde a te salmeggerò,
Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine.
Mi riscosse dal mio potente nemico, e da quelli che mi odiavano perch’eran più forti di me.
Ond’è che l’Eterno m’ha reso secondo la mia giustizia, secondo la purità delle mie mani nel suo cospetto.
Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l’uomo integro;
Io ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; e non son tornato indietro prima d’averli distrutti.
Tu m’hai liberato dalle dissensioni del popolo, m’hai costituito capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi e stato sottoposto.
Al solo udir parlare di me, m’hanno ubbidito; i figli degli stranieri m’hanno reso omaggio.
che mi scampa dai miei nemici. Sì, tu mi sollevi sopra i miei avversari, mi riscuoti dall’uomo violento.
Salmo di Davide. Benedetto sia l’Eterno, la mia ròcca, che ammaestra le mie mani alla pugna e le mie dita alla battaglia;